ALLA SUA TERZA STAGIONE in biancorosso ormai Stefano Mancinelli è diventato uno dei veterani dell’Olimpia, l’unico del gruppo della passata stagione confermato insieme a Mason Rocca. “Mancio” è atteso alla stagione della definitiva maturità, in un gruppo competitivo che punta in alto in Italia e in Europa. Tornerà alle origini, a quel ruolo di ala piccola, che l’ha proiettato nel grande basket ai tempi della Fortitudo. Lo farà in Nazionale, ma anche nella rinnovata EA7-Emporio Armani. E proprio con gli azzurri sarà l’unico dei milanesi ad essersi guadagnato la convocazione da parte di coach Simone Pianigiani. «Siamo carichi, non vediamo l’ora di poter scendere in campo a giocare le prime partite -dice lo stesso Mancinelli – dopo il primo anno con questo gruppo mi sento di dire che possiamo già far tanto e l’obiettivo della qualificazione almeno al torneo preolimpico può essere realizzato». Lo stesso Mancinelli è uno dei più esperti con la maglia azzurra, uno di quelli che ha vissuto anche il “down” delle ultime stagioni: «Quello su cui questo gruppo dovrà lavorare di più per ottenere risultati è il fattore della concentrazione e dell’attenzione anche ai piccoli ostacoli. È stato quello che ci ha fermato negli anni passati. È un roster con tanto talento a disposizione, con l’arrivo di Gallina-ri ne abbiamo ancora di più, ma solo questo, per vincere, non può bastare. L’esperienza ci aiuterà e anche il ricordo di qualche delusione ci aiuteranno». Intanto l’anno prossimo a Milano si troverà una squadra completamente rinnovata, ma finalmente pronta ai definitivo salto di qualità per la lotta al vertice: «Mi sembra incredibile, fare parte di una squadra così è ancora più bello. Siena vince da 5 anni, abbiamo il compito di interrompere questo dominio. Non sarà semplice, ma la squadra sembra davvero attrezzata bene». Superstite rispetto al deludente anno passato della squadra, ma con un cambio di ruolo: «Si sa che non ho problemi a giocare da 3 o da 4. Cerco di leggere i mismatch e vedere dove guadagno vantaggio. Da ala piccola ho giocato tanti anni con la Fortitudo e sono arrivato ad alto livello con quel ruolo quindi va benissimo, è una sfida interessante. Tanto l’obiettivo rimane vincere, gioco dove sono più utile». INTANTO L’OLIMPIA ha messo un’altra tessera nel proprio roster con la firma in cabina di regia di Jacopo Giachetti, che sarà il vice di Omar Cook. Dopo 7 anni a Roma il playmaker del 1983 cambia metropoli, e potrebbe non essere l’unico visto che sembra essere in piedi una trattativa che possa portare all’arrivo in maglia Olimpia del 24enne Gigi Datome, in cambio della partenza verso la Capitale di Jeff Viggiano. Mentre nel roster biancorosso sembra probabile che la situazione si stabilizzi con i rientri di Melli e Filloy per rimpolpare la quota italiani per arrivare ai 6 obbligatori. (Sandro Pugliese)
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