FRATES: “CALMA, SERGIO ENTRERA’ IN CORSA. ORA CI FILMIAMO E LUI VEDRA’ I VIDEO”

Si parte! Inizia quest’oggi al Lido di Milano la stagione della rinnovatissima Olimpia che con una campagna acquisti faraonica vuole finalmente riprovare a tornare sul trono d’Italia mettendo fine ai dominio di Siena. Lo farà dandosi una dimensione europea, fisica e mentale, con l’arrivo di campioni d’Europa in carica con Fotsis e Nicholas, giocatori di calibro come Cook, Hairston e Bourousis, giovani rampanti come Radosevic e Melli, “gregarioni” come Giachetti, Viggiano e Filloy, con solo due conferme: Stefano Mancinelli e Mason Rocca. Ma, ancora di più, l’Olimpia punta in alto con la rivoluzione nello staff tecnico che ha portato in panchina un top coach come Sergio Scariolo assistito da Fabrizio Frates, Mario Fioretti e Alberto Rossini. Proprio Frates, girovago head coach che per vent’anni ha allenato tra Cantù, Treviso, Aresium Milano, Gorizia, Siena, Udine, Reggio Emilia, Fortitudo Bologna, Caserta, Montegranaro, sarà colui che guiderà l’Olimpia in questa prima fase della stagione, aspettando l’arrivo di Scariolo dagli Europei. Milanese di nascita, cresciuto come giocatore nelle giovanili biancorosse, all’Olimpia non c’era mai stato, e ha scelto di fare un passo indietro lasciando consensualmente Reggio Emilia dove aveva ancora un contratto: «Ho girato mezza Italia da allenatore, ma nella società dove sono cresciuto da ragazzino non c’ero mai stato – racconta lo stesso Frates -. È una nuova avventura, un progetto molto ambi zioso, nella mia città. Ormai in Nba ed ai massimi livelli europei è diventato normale avere staff molto ampi con grandi professionalità. Il nostro obiettivo è questo. Ci sono state due componenti molto importanti nella mia scelta: il ruolo di grande responsabilità tecnica che mi hanno proposto e la possibilità di stare nella mia città». Si può dire quindi: obiettivo raggiunto? «Da una parte posso dire di sì, dall’altra lo vedo come un punto di partenza. In 20 anni ho allenato squadre importanti, ad alto livello. ottenendo buoni risultati, ma poter lavorare per la squadra della tua città ti dà stimoli incredibili. Ma è anche una ripartenza, una nuova esperienza per me e anche per la società che vuole fare un ulteriore salto di qualità per essere competitiva ad alto livello». Sarà una situazione particolare perchè si partirà senza head coach, come si vive questa stranezza? «Non ci spaventa, è una situazione che ormai è diventata la normalità delle squadre di grande prestigio che fanno l’Eurolega. Vale anche per Siena che non avrà Pianigiani. Scariolo guida la Spagna da qualche anno, io per sette anni ho fatto il vice con l’Italia e sono entrato in corsa a gestire le mie squadre, abbiamo esperienza a riguardo». Dunque come sarà organizzato il lavoro di questa preparazione? «Lo abbiamo diviso in due parti, sperando che Scariolo arrivi il più tardi possibile perchè questo significherà aver fatto un buon risultato con la Spagna. Non saremo al completo, ci mancheranno lui e Fioretti, ma anche quattro giocatori cardine come Cook, Mancinelli, Fotsis e Bourousis che si inseriranno strada facendo, oltre a Melli infortunato. Un primo mese, con 7 giocatori su 12, in cui cercheremo di mettere le basi della nostra identità tecnica, filmeremo gli allenamenti e manderemo dei montaggi a Scariolo via internet, lui ci darà i suoi feedback cercando di avere un contatto giornaliero». Finiti gli Europei ci sarà la novità della tournée in Spagna, a Marbella dal 23 settembre al 2 ottobre. «L’abbiamo prevista come se fosse un secondo ritiro per velocizzare i tempi brevissimi che avremo per assemblare la squadra con i nazionali che arriveranno. Migliore sarà il lavoro del primo mese, più facile sarà l’inserimento. Faremo tante amichevoli per arrivare pronti all’esordio dei 9 ottobre contro Varese». (Sandro Pugliese)

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