La retta via di Scariolo: “Prima il gruppo, poi l’individuo”

Milano, 10 giugno 2011 – Il grande matrimonio si è fatto. Si erano già conosciuti tre anni fa, il presidente Livio Proli e Sergio Scariolo, «ma non potevamo offrirgli la struttura societaria e di squadra che ci chiedeva»; ora il 50enne coach bresciano è potuto diventare, per il prossimo triennio, il nuovo allenatore dell’Olimpia Milano.
Capelli tirati indietro con il gel, come di consueto, completo scuro e sorriso, è iniziata così l’avventura di Scariolo alla guida dell’AJ con la presentazione alla stampa: «È motivo d’orgoglio essere alla guida di un progetto come quello dell’Olimpia, negli anni passati c’erano già stati degli abboccamenti, ma questo è stato il momento giusto. Quello dell’Armani Jeans è uno dei pochi progetti in Europa che vuole tendere verso l’alto; la serietà e l’affidibilità della società sono un valore importante».

Con il suo arrivo l’Olimpia punta in modo netto e deciso sull’allenatore come figura centrale del progetto tecnico (dovrebbe essere affiancato da Gavrilovic suo vice a Malaga e al Khimki, già a Milano nelle giovanili a fine Anni 90, e dal confermato Fioretti), con il coach che lavorerà in simbiosi con il confermato gm Pascucci per la costruzione della squadra: «Milano non è un posto dove puoi vendere fumo, bisognerà dare alla squadra un’identità precisa, avere giocatori che hanno il senso del gruppo, non basta avere talento. Non conosco una squadra che abbia avuto successo senza grande coesione in difesa e qualità di passaggio, saranno queste le prime qualità del team».

Il presidente Proli è raggiante con il suo nuovo coach anche se fa autocritica sulla stagione appena terminata: «Non siamo riusciti a creare un gruppo unito, è colpa di tutti, l’obiettivo è quello di costruire una squadra con 12 guerrieri per vincere lo scudetto in tre anni. Ringrazio anche Peterson per il grande favore che ci ha fatto nell’accettare l’incarico a gennaio, ci ha messo una passione incredibile, ora lavoraremo con lui perchè rimanga in società con un ruolo legato alla comunicazione, è una risorsa importante per l’Olimpia».

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