L’OLIMPIA VA A SIENA: COMINCIA STASERA LA MARATONA SCUDETTO

Con l’accesso alla finale scudetto che inizierà questa sera tra la sua Olimpia Milano e la penta-campione Mens Sana Siena (diretta alle ore 20.30 su Rai Sport 2 e su Radio Hinterland 94.600 fm, in streaming www.radiohinterland.com, differita tv domani sera alle ore 20.30 su Milanow), coach Sergio Scariolo affronterà la sua nona finale di campionato nelle sue varie esperienze tra Spagna, Russia e Italia conquistando il piccolo record a livello europeo di aver condotto sette squadre diverse all’atto conclusivo del campionato. Ora l’Emporio Armani, che non vince il titolo dal ’96, prova a fare qualcosa di più affrontando la Montepaschi che non sembra più così inarrivabile. Vero è che non basta vincere una singola partita, bensì quattro volte nello spazio di una dozzina di giorni, ma l’obiettivo dei biancorossi è ambizioso. Stavolta Milano gioca per vincere lo scudetto? «Posto che quello che abbiamo fatto fino a ora, i progressi degli ultimi mesi e la costruzione della squadra del futuro, non ce lo può togliere nessuno, dico che le finali si giocano sempre per vincere. Milano gioca per vincere. Se non hai questo obiettivo finisce male. Rispetto Siena, ma noi vogliamo vincere». Siena è squadra abituata a vincere, Milano è piùgiovane e l’ultimo titolo è del 1996 «La squadra è pronta, è vero che abbiamo un’età media più bassa, ma dobbiamo fare in modo che questa sfrontatezza e questa fame di vittoria diventino un punto a favore nostro». Le polemiche dei mesi scorsi faranno in modo che in Toscana troverete un clima molto caldo «Quel che conta è quello che succede nei 28×15 metri del campo, sono certo che i miei giocatori non si faranno condizionare: più di qualcuno ha già fatto partite molto importanti anche vincendole». Cosa deciderà la serie? «Noi dovremo limitare le palle perse, soprattutto fuori casa. Riuscire a prendere il controllo mentale del gioco sarà fondamentale, dovremo avere grande attenzione». Finora la profondità della panchina ha fatto la differenza per voi, ma Siena è ancora più lunga «Loro si possono permettere di lasciare in tribuna ogni volta tre giocatori di caratura internazionale, ma io penso alla mia squadra e dico che i nostri 13 sono dei grandi campioni e finora hanno fatto una buona stagione, ora dobbiamo fare l’ultimo passo in avanti come maturità e tenuta mentale». Dopo 15 anni all’estero qual è la più grossa novità dì questa finale? «È la mia prima serie a 7 partite, non l’avevo mai giocata». (Sandro Pugliese)

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