Olimpia. Riecco Portaluppi, uno di famiglia

Dei suoi 41 anni, praticamente la metà li ha vissuti in biancorosso, prima nel settore giovanile entrandovi nel 1983, poi nella prima squadra esordendo nel 1989 rimanendovi fino al 2002, poi da dirigente con l’incarico di team manager nel 2010:
«E’ stato come un fulmine a ciel sereno, si è sviluppato tutto in pochissimi giorni. Quello di tornare ancora all’Olimpia poteva essere un obiettivo della mia carriera, un’ambizione, ma non lo vedevo così vicino, sicuramente non in questi tempi così stretti. E’ stata un’oppurtunità a cui non si poteva rinunciare».
Per chi l’ha vissuta così a lungo cosa rappresenta l’Olimpia?
«E’ una famiglia, è il mio percorso umano che me la fa vivere così. Ci sono entrato da bambino a 12 anni ed ogni volta che ho fatto un’esperienza fuori da giocatore o dirigente, poi sono sempre stato riaccolto. In tutti questi anni ha cambiato pelle, ma il suo è un dna vincente, l’obiettivo è sempre quello. Come ho potuto vivere anche negli anni ‘80 e ‘90».
Quindi l’obiettivo è chiaro, si gioca per vincere?
«La vittoria non è mai scontata, ma l’obiettivo deve essere sempre quello. La società si è mossa in modo molto rapido per assemblare la squadra, praticamente tutte le altre squadre devono essere costruite. Noi pensiamo al nostro progetto che vuole essere vincente e duraturo, lo si costruirà con il lavoro sul campo giorno dopo giorno».
Uno dei compiti del gm è fare il mercato, ma in questa situazione la squadra era già fatta.
«La società aveva le idee chiare e la cosa che mi piace di più è che ha mantenuto uno zoccolo duro di 7 giocatori da cui ripartire cercando di rafforzare la squadra solo in alcuni dettagli. Ora c’è qualcosa sui cui poggiare le basi dei nostri risultati».
Cremona in pochi giorni è cambiato tutto, cosa si sente di dire?
«Quello della Vanoli è un progetto di alto valore, in questi anni è stata un’esperienza vincente non solo sul campo, ma anche riuscendo a superare le difficoltà economiche. Sono certo che potrà fare ancora meglio». (Sandro Pugliese)

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